Buongiorno Mister, e un caro saluto a tutti i lettori del nostro sito web.
- Innanzitutto, congratulazioni per la promozione in Seconda Lega Interregionale e la vittoria della Coppa Ticino! Quali sono stati i momenti chiave che hanno portato a questi risultati straordinari?
Grazie! In campionato credo che abbiamo fatto delle vittorie fuori casa importantissime per come sono venute: Ravecchia quello dell’andata, Balerna, Sementina, Vedeggio… ci hanno dato morale e consapevolezza. Poi gli scontri diretti con il Castello hanno fatto la differenza dimostrando che eravamo i più forti.
- Dopo una stagione così intensa e ricca di successi, quali sono le tue riflessioni principali sulle prestazioni della squadra e sulle aree in cui c’è ancora spazio per miglioramenti?
Penso che la squadra sia già competitiva per la nuova categoria anche se bisogna cercare sempre di migliorare, mi piacerebbe che la rosa fosse quasi totalmente riconfermata, purtroppo so che per varie problematiche qualcosa bisognerà cambiare ma è ancora presto, pero’ sono contento di come la squadra ha finito migliorando alcune lacune che avevamo mostrato ad inizio girone di ritorno.
- La recente vittoria contro l’AS Castello è stata decisiva per il titolo di campioni. Quali sono state le tue impressioni su quella partita e come pensi che abbia influenzato il morale della squadra?
Siamo arrivati allo scontro diretto con grande consapevolezza e convinzione, volevamo chiudere li’ il campionato, avevamo già sbagliato un paio di volte l’allungo decisivo e questa volta non volevamo steccare. Il fatto di aver vinto quella partita penso che sia stato trainante per il morale anche per la finale di coppa di 4 giorni dopo.
- Gestire una squadra durante una settimana con partite cruciali sia in campionato che in coppa non è facile. Come hai preparato i tuoi giocatori per affrontare una pressione così intensa?
Credo che uno dei fattori determinanti di quest’annata stia nel fatto che abbiamo cercato di non mettere pressione e lasciare i giocatori con la testa piu’ libera possibile. La cosa piu’ difficile penso sia stata nel finale gestire lo stato fisico, soprattutto di qualche acciaccato, perché arrivare in fondo ad un’annata dove abbiamo sempre dovuto giocare partite decisive e giocarci due finali in quattro giorni non era cosi’ semplice. Potevi vincere tutto ma anche perdere tutto. Credo che nella finale di coppa non fossimo cosi’ brillanti come sempre, pero’ credo sia normale, siamo stati bravi ad indirizzare subito la partita dalla nostra parte e poi lo svolgimento è stato congeniale per noi. Aver vinto prima a Castello ci ha dato grande energia mentale.
- La semifinale di Coppa Ticino contro il Monteceneri è stata un’altra partita importante. Come hai preparato la squadra per quella sfida e cosa hai detto ai giocatori prima di scendere in campo?
Niente di particolare, siamo sempre stati concentrati sulla prestazione, penso che sia stato un nostro punto di forza, tutte le partite se avessimo messo in campo la prestazione avremmo portato a casa il risultato e cosi’ è stato.
- Con la promozione raggiunta, quali saranno le tue priorità per la prossima stagione in Seconda Lega Interregionale?
Purtroppo come prima cosa dovro’ trovare un vice perché Igor Miceli per motivi personali non riuscira’ ad affrontare un campionato interregionale, personalmente una grande perdita perché con lui mi trovo veramente bene ed è un allenatore preparato a 360 gradi.
Per il resto non credo che ci sia bisogno di grandi cambiamenti.
- La coesione e l’unità della squadra sono state fondamentali per il successo. Quali strategie hai utilizzato per mantenere alto il morale e la collaborazione tra i giocatori?
Devo dire che qui il merito è soprattutto dei giocatori perché da subito hanno creato un bel gruppo, noi sicuramente ci abbiamo messo del nostro nel scegliere bravi ragazzi ed il resto l’hanno fatto i risultati che aiutano sempre.
- Guardando indietro, quali sono stati i momenti più difficili della stagione e come li avete superati come squadra?
Due sconfitte casalinghe, all’andata contro il Vallemaggia, brutta prestazione, abbiamo lasciato serenita’ pero’ l’abbiamo analizzata a fondo ed abbiamo avuto una grande risposta dalla vittoria della settimana dopo a Sementina. L’altra contro il Novazzano al ritorno, anche qui sconfitta sulla stessa falsariga e questo volta gestita in maniera diversa perche’ la squadra non aveva preso coscienza degli errori fatti, abbiamo avuto un chiarimento perché non potevamo piu’ commettere gli stessi errori ed una volta presa consapevolezza di quello che era successo non abbiamo piu’ sbagliato e quando ci siamo ritrovati in quelle situazioni abbiamo avuto la lucidita’ di gestire le partite nel modo correto.
- Con l’ingresso di nuovi giocatori durante il mercato, come sei riuscito a integrarli rapidamente nel sistema di gioco della squadra?
Devo dire che abbiamo finito il girone d’andata con delle certezze e da li volevo ripartire, purtroppo gli scossoni di mercato di gennaio hanno scombussolato un po’ le cose pero’ la società è stata brava a prendere comunque giocatori forti, abbiamo faticato un po’ a trovare la quadratura giusta pero’ poi siamo andati alla grande.
- La Coppa Ticino è stata un grande traguardo. Quali sono stati i fattori determinanti per difendere il titolo con successo?
Abbiamo sempre pensato che dovevamo arrivare in fondo in tutte le competizioni, non abbiamo mai voluto mollare niente, al ritorno alla squadra ho sempre detto che avremmo dovuto giocare 18 partite arrivando in finale di coppa e poi giocare la supercoppa e cosi’ è stato. Che andando in seconda interregionale, sperando di restarci per tanti anni, non avremmo piu’ avuto l’opportunita’ di vincerla percio’ non potevamo farcela scappare.
- Infine, cosa vorresti dire ai tifosi del FC Malcantone che vi hanno sostenuto in questa incredibile stagione?
Fantastici! Tutti! In modo particolare i ragazzi della nostra curva, pazzeschi, ci hanno dato tanta energia. Vederli e sentirli entrare nello stadio di Mendrisio è stato emozionante, ho visto alcune facce dei giocatori del Castello increduli e li capisco, è stato qualcosa di straordinario, avergli dato queste gioie e aver festeggiato con loro in campo sia il campionato che la coppa è stato qualcosa di impagabile.