1. Manuel, la squadra ha conquistato la salvezza con largo anticipo al primo anno in 2a Lega Interregionale. Qual è il tuo bilancio generale della stagione?

Possiamo ritenerci assolutamente soddisfatti, avevamo come obiettivo principale il mantenimento della categoria e abbiamo raggiunto la salvezza con diverse giornate d’anticipo rispetto la fine del campionato.

La squadra ha dimostrato di essere all’altezza della categoria, come testimoniano i risultati e le prestazioni ottenute contro le prime della classe, abbiamo commesso qualche errore contro squadre meno attrezzate, ma il bilancio è assolutamente positivo.

Peccato per la non qualificazione al tabellone principale della coppa Svizzera, sarebbe stata la ciliegina sulla torta

 

2. Cosa ti ha sorpreso positivamente in questo gruppo? Ci sono stati momenti o prestazioni che ti hanno colpito particolarmente?

Il nostro è un gruppo forte composto da bravi ragazzi, ma che sanno metterci “la cazzimma” quando è il momento di tirare fuori gli attributi.

Mi hanno colpito sicuramente le 2 partite pareggiate contro lo Zugo94, squadra molto forte e che ha vinto il campionato con grande merito.

Abbiamo disputato anche un’ottima partita nel derby contro il Gambarogno, vincendo con un sorprendente 4-0.

 

3. Quali sono stati, invece, gli aspetti più difficili da gestire durante la stagione?

C’è stato personalmente un po’ di timore nelle prime due partite di esordio nella categoria dove abbiamo raccolto zero punti, ma eravamo comunque sereni e consapevoli di essere un gruppo forte, fortunatamente le partite successive sono andate meglio e ci hanno permesso di giocare successivamente con la mente più libera.

Un aspetto su cui dobbiamo sicuramente migliorare è la capacità di non cadere nelle provocazioni che possono nascere in campo, situazioni che generano solo nervosismo inutile e che possono avere ripercussioni sulle partite successive

 

4. Come valuti il lavoro dello staff tecnico nel corso dell’annata?

Siamo molto contenti dell’operato dello staff, i meccanismi di gioco funzionano bene e grazie al lavoro svolto negli ultimi 2 anni, cambiando di fatto pochissimi giocatori, la squadra si conosce quasi a memoria e indipendentemente dal modulo con il quale si gioca, risponde quasi sempre con delle ottime prestazioni.

Sono capitate anche delle giornate storte/negative, dove per un motivo o per l’altro non siamo riusciti ad esprimerci al meglio, oppure ci siamo fatti condizionare da episodi extracalcistici perdendo un po’ di lucidità e cadendo nell’errore di farci innervosire 

Va comunque detto che, ogni volta che abbiamo avuto un passaggio a vuoto, ci siamo sempre rialzati subito, dimostrando di essere un gruppo unito e compatto.

 

5. La crescita societaria è evidente anche fuori dal campo. Come sta evolvendo il progetto Malcantone e in che direzione si vuole andare?

Siamo una società solida, con un organico ben strutturato e le idee molto chiare.
Il nostro comitato è composto da oltre 10 membri, tutti impegnati a dedicare il proprio tempo libero al servizio del FC Malcantone, spinti da passione e spirito di appartenenza.

Ogni membro ha un ruolo ben definito e lo svolge con entusiasmo, contribuendo a un progetto comune. 

Negli ultimi anni sono state investite molte energie nel settore giovanile e l’obbiettivo dev’essere quello di insistere per far crescere tutto il movimento e oggi possiamo dire che iniziamo a raccoglierne i primi frutti, sono infatti cinque gli allievi provenienti dal raggruppamento, che nella stagione appena conclusa hanno collezionato presenze in Seconda Lega interregionale. È un segnale chiaro che la strada intrapresa è quella giusta.

Per quanto riguarda la prima squadra, l’ambizione dev’essere quella di provare di conquistare nei prossimi anni la promozione in Prima Lega. Questo traguardo rappresenterebbe un ritorno a una categoria che apparteneva storicamente ai club da cui deriva il FC Malcantone, come il FC Tresa e il FC Agno, che vanta perfino un passato in Serie B.

Il tutto naturalmente passo dopo passo, senza pressioni né forzature. Deve rimanere un obiettivo a lungo termine, da perseguire con equilibrio, programmazione e continuità.

 

7. Guardando al futuro: ci possiamo aspettare conferme o cambiamenti importanti nella rosa? Come vi state muovendo sul mercato?

Con il recente cambio di presidenza all’AC Taverne, si sono create opportunità che non potevamo lasciarci sfuggire. Abbiamo così accolto in casa rosso-nera tre nuovi giocatori che sono Guerchadi, Cvetkovic e Villa. Il loro arrivo rappresenta un importante passo avanti sia in termini di qualità tecnica che di pianificazione futura.

Questi innesti ci permetteranno non solo di alzare il livello della squadra, ma anche di ampliare il numero di tesserati HTP (giocatori considerati calcisticamente svizzeri). Questo aspetto è strategico, in caso di promozione in Prima Lega nei prossimi anni, potremo mantenere l’ossatura della rosa con pochi ritocchi.

Oltre a questi tre profili, resteremo vigili sul mercato, pronti a cogliere eventuali occasioni per inserire giovani di talento che possano contribuire al nostro progetto.

 

8. C’è un messaggio che vuoi rivolgere a tifosi, sponsor e volontari che hanno accompagnato la squadra per tutta la stagione?

È del tutto normale che, come società, la nostra attività si regga anche grazie al sostegno degli sponsor. A loro va il mio più sentito ringraziamento per il supporto che ci offrono ogni anno e che ci consente di portare avanti questo progetto con continuità e ambizione.

Un ringraziamento speciale va al Club 55, il nostro gruppo di sostenitori che rappresenta per noi un punto di riferimento fondamentale. Colgo l’occasione per invitare chi ancora non lo conosce a informarsi sul format e sullo spirito che anima questo club.

Sarebbe davvero bello se il sostegno della nostra curva, composta dai nostri ragazzi, potesse essere sempre più costante. La loro presenza fa la differenza.

9. Infine, se dovessi descrivere questa stagione con una parola sola, quale sarebbe? E perché?

È un termine che è emerso già dal primo giorno di allenamenti che è “sorprendere”, e che ha guidato il nostro percorso. Credo che il nostro intento di sorprendere sia riuscito, perché oltre ai risultati sul campo, ci è capitato spesso di ricevere complimenti dagli avversari per le nostre prestazioni, e questo non è affatto scontato.

Ora però è tempo di guardare avanti, con la speranza che la prossima stagione ci regali nuove emozioni.