Viaggio dentro la fusione tra Malcantone e Agno
La fusione è realtà. Con l’inizio della stagione 2023-2024 Malcantone e Agno uniscono le forze dando vita al sodalizio che rappresenterà la regione del Malcantone in Seconda Lega. L’iter e il processo che ha portato alla fusione è stato lungo e intenso. Ne abbiamo parlato con i vertici della società nelle persone di Ivo Saccomanno (presidente), Sacha Cattelan (vicepresidente) e Manuel Docourt (direttore sportivo).
Sacha, quali i motivi alla base della fusione?
La passione per il calcio, l’amore per Agno e per la regione del Malcantone e – non da ultimo – l’ambizione di continuare a raggiungere traguardi importanti, proprio come fatto da quanto è stato rifondato il FC Agno. Nei miei anni di presidenza mi sono reso conto che per condurre in maniera sana e propositiva una società sportiva, vi sono tre aspetti fondamentali e imprescindibili che non possono mai venire a meno: l’aspetto economico, il personale volontario, le infrastrutture.
Da un punto di vista economico non neghiamo che le vicissitudini degli ultimi anni, prima la pandemia e subito dopo la guerra, abbiano ridotto in maniera notevole gli introiti derivanti da sponsorizzazioni. Tuttavia, grazie e soprattutto al preziosissimo supporto del Club55 e di tutti i nostri sponsor, siamo sempre riusciti a chiudere le stagioni in maniera positiva. L’aspetto economico non è mai stato, e mi preme sottolinearlo, un problema insormontabile. Diverso, invece, permettetemi di dire, è la situazione concernente il personale volontario e le infrastrutture. Oggettivamente, vi è una reale e concreta difficoltà a trovare persone volontarie e volenterose, pronte a dare una mano dedicando parte del proprio tempo libero con un unico obiettivo, quello di sostenere e dare supporto a una società sportiva. Non meno critico è risultato per noi l’aspetto riguardante le infrastrutture: A partire da settembre 2022, in accordo con il Comune di Agno, abbiamo deciso che la soluzione migliore fosse quella di disputare le partite “casalinghe” in un campo esterno (Paradiso per l’andata e Caslano per il ritorno), in quanto il Campo Chiodenda sarà presto inutilizzabile a causa del passaggio dell’imminente circonvallazione.
Hai contribuito a rifondare l’Agno. Immaginiamo che sia presente anche un po’ di tristezza …
Certamente! Tuttavia, scompare il nome FC Agno, ma restano le persone che hanno portato il FC Agno in seconda lega in questi anni. Formalmente si tratta di una fusione “per incorporazione” in quanto una società assorbe e l’altra di conseguenza si scioglie. In concreto, tuttavia, si tratta di una fusione a tutti gli effetti tra la società del FC Agno e quella dell’AC Malcantone 2015 con il sostegno attivo di tutti i Comuni rappresentati (Magliaso, Caslano, Tresa, Vernate e, appunto, Agno). È, quindi, corretto che la denominazione della nuova società rimanga Malcantone (è comunque mutata da AC Malcantone 2015 a FC Malcantone). Infine, ai giorni nostri, non ha più alcun senso vivere di inutili campanilismi, che non portano a nulla.
Quali saranno i punti forti del nuovo FC Malcantone?
Una società che potrà contare su di un comitato composto da quasi 20 membri, persone volontarie che con impegno e costanza mettono a disposizione il loro tempo per il sodalizio sportivo e che hanno una vera passione per il calcio. Il FC Malcantone sarà la società faro in tutta la regione del Malcantone, sarà supportata (in termini finanziari e infrastrutturali) da ben cinque Comuni (Agno, Caslano, Magliaso, Tresa e Vernate) e potrà ambire a raggiungere obiettivi sportivi (e sociali) importanti. Non da ultimo, sarà una società che beneficerà di uno dei settori giovanili tra i più importanti e più strutturati del Canton Ticino.
Presidente Saccomanno, quali sono i benefici della fusione?
Questo è un viaggio che parte da relativamente lontano e credo porterà nuova “aria” al campo sportivo. Vedo un nuovo entusiasmo, nuove persone con nuove idee, che si sono unite ad un gruppo che già lavorava in sincrono da tempo. Vedo nuovi obiettivi condivisi all’interno del team che si è venuto a creare. Nello specifico, crediamo molto nello sviluppo e crescita settore giovanile, femminile e maschile. Un’organizzazione sempre più importante e capillare, per rispondere alle necessità dei ragazzi e del territorio.
Un passo deciso sotto gli occhi di tutti che potrebbero prendere esempio. Pensa che il calcio regionale seguirà questa strada?
Oggi molte società a tutti i livelli si trovano a scontrarsi con una realtà sempre più complicata da vivere nel quotidiano: da una parte le difficoltà nel reperire le risorse umane ed economiche per sopravvivere, e dall’altra la crescente voglia di mettersi in gioco, per crescere ed essere istituzione territoriale e locale, non solo società sportiva.
Il calcio regionale nello specifico è obbligato da questo punto di vista, a farsi delle domande a riguardo. Credo fermamente che ci sia solo una ricetta valida per delle fusioni solide e durature: devono essere fatte prima di tutto da persone, ponendosi obiettivi condivisi e sostenibili. Una fusione recepita come risposta alla sola tematica economica e di sostenimento, credo possa essere purtroppo una soluzione temporanea e incompleta.
Che identità avrà la nuova società?
Sogno una società in cui i vari “reparti” sappiano essere autonomi, ma allo stesso tempo parte di un motore che funziona anche a prescindere dai singoli, con delle basi solide quindi, anche quando la strada magari dovesse essere in salita. Sogno un settore giovanile sempre più strutturato e votato a far crescere i ragazzi in maniera importante, sia sportivamente che umanamente. Credo che questa società possa diventare un centro di crescita individuale e di gruppo per i ragazzi. Il nostro obiettivo è che continui ad essere fatta di persone, che si pongono un obiettivo da raggiungere come collettivo. Infine spero tanto che riusciremo a diventare parte integrante di questo territorio. Oggi racchiudiamo sotto il nome di FC Malcantone, 5 comuni e circa 15.000 abitanti di questa zona del Luganese. Ecco, mi piacerebbe riuscire a far diventare i nostri colori un motivo di orgoglio e identità di quest’area dove sono cresciuto, prima come calciatore e poi come presidente di questo sodalizio. Insomma… il viaggio continua.
Direttore, la bozza fusione era sul tavolo delle discussioni da un po’. È stato facile trovare il giusto assetto?
Obiettivamente si, è stato molto semplice! Sin dai primi incontri che abbiamo avuto con l’AC Malcantone 2015, abbiamo trovato una società e soprattutto delle persone che sin dal primo contatto hanno accolto con estremo entusiasmo l’idea di poter collaborare con il FC Agno. In poco tempo la passione che ci accomuna per il calcio e la visione ad ampio raggio delle due società, hanno permesso di trovare facilmente un accordo sulla fusione, vedendola come una grossa opportunità per tutti. La stessa permetterà di aumentare l’efficienza operativa, di espandersi territorialmente e di migliorare la competitività sportiva, potendo conseguentemente ambire a risultati importanti, sia come prima squadra che come settore giovanile.
Che funzione avrai nella nuova società e quali saranno gli aspetti da tenere in considerazione per il tuo ruolo?
Per quel che concerne il mio ruolo specifico, oltre a far parte del nuovo comitato, sarò responsabile dell’area tecnica e svolgerò il ruolo di Direttore sportivo. L’assetto societario del FC Malcantone sarà composto da più persone, dove ognuna di esse avrà ruoli ben definiti. Entrerò a far parte di un gruppo già strutturato, composto da persone competenti che potranno dare manforte alla causa, come il team manager Roberto Castorino che sarà certamente un valore aggiunto. Trovo sia importante quando si opera in un gruppo numeroso definire compiti e responsabilità, affinché ci sia una linea chiara da seguire, ma altrettanto importante sarà il coinvolgimento di tutti i componenti e la condivisione delle informazioni all’interno del gruppo.
Che squadra vedremo in campo la prossima stagione?
Sarà necessario fare delle valutazioni mirate, con l’obiettivo di selezionare indicativamente il 90% dei giocatori che hanno militato in una delle 2 squadre nella scorsa stagione, valutando successivamente possibili nuovi innesti che possano garantire un valore aggiunto a una rosa già valida, con lo scopo di mettere a disposizione dello staff tecnico capitanato da mister Omar Copelli e il suo vice Igor Miceli, una squadra costruita per raggiungere gli obiettivi prefissati. Non saranno scelte semplici, in quanto si dovranno ponderare diversi aspetti legati al presente e al futuro della squadra, oltre che la valutazione di alcune dinamiche societarie”.
Quali saranno gli obiettivi sportivi?
Considerando che la fusione avverrà tra due compagini che a conti fatti, la prima ha ultimato il girone di andata della scorsa stagione al secondo posto (FC Agno) e l’altra sono 3 stagioni che arriva seconda alla fine della campionato (AC Malcantone 2015), avendo la possibilità di unire le forze, le aspettative e le ambizioni inevitabilmente crescono, ci siamo fissati l’obiettivo di raggiungere la promozione in seconda interregionale il prima possibile. Inoltre, avremo l’obbligo di provare a riconfermarci in Coppa Ticino, quali detentori del titolo.